Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha pubblicato nei giorni scorsi l’Elenco degli Innovation Manager, ovvero dei consulenti liberi professionisti e delle società di consulenza che potranno aiutare le aziende che ne faranno domanda a sviluppare l’innovazione tecnologica ed organizzativa dei loro processi usufruendo di importanti agevolazioni statali.
Finanziamento per Ict nelle piccole e medie imprese: nuovo bando dal 1° febbraio 2015
La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un nuovo bando per il finanziamento di Progetti per l’ICT nelle piccole e medie imprese (Asse 2:Sviluppo innovativo delle imprese – Scadenza: 31/03/2015 – Attività II.1.1 Sostegno a progetti di introduzione di ict nelle pmi. Bando per piccole e medie imprese).
La Regione Emilia-Romagna con questo bando intende sostenere il potenziamento e la crescita delle imprese attraverso l’introduzione di Ict e di modalità e strumenti innovativi di gestione.
Le spese ammissibili sono quelle fatturate e pagate dall’1 dicembre 2014 al 31
dicembre 20153, non inferiori a 20 mila euro relative a progetti di:
- Acquisto nuovi software e hardware,
- Acquisto di apparati di trasmissione/ricezione, reti LAN, miglioramento di
connettività misurabile in termini di banda larga, - Consulenze esterne specialistiche (max 40%) relative a introduzione di innovazioni organizzative correlate all’introduzione di strumenti informatici
e telematici con dimostrazione della personalizzazione della soluzione per l’impresa beneficiaria e della capacità di utilizzo da parte della stessa.
Possono presentare domanda le piccole e medie imprese appartenenti a tutti i settori di attività economica Ateco 2007 ad eccezione delle imprese agricole e delle imprese operanti nel settore della pesca e acquacoltura.
L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura del 45% della spesa ritenuta ammissibile. La spesa ammissibile a seguito dell’istruttoria della Regione, non deve risultare inferiore a € 20.000.
Sarà possibile presentare la domanda di contributo dal 1° febbraio al 31 marzo 2015.
Sembra un’ottima occasione per iniziare o continuare ad investire nell’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza dei processi ed accrescere la competitività dell’organizzazione.
Per informazioni ed approfondimenti:
- http://fesr.regione.emilia-romagna.it/news-archivio/ict-nelle-piccole-e-medie-imprese-nuovo-bando-dal-1-febbraio-2015
- http://imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti/industria-artigianato-cooperazione-servizi/progetti-per-lict-nelle-piccole-e-medie-imprese
Dic, 2014
Migliorare l’efficienza nei servizi intellettuali
L’introduzione dell’innovazione tecnologica (sistemi automatici, software di schedulazione e controllo della produzione, ecc.) e di tecniche manageriali di ottimizzazione dei processi (lean production, BPR, Just in Time, MRP, ecc.) hanno permesso a molte imprese manifatturiere di migliorare i lead-time di produzione, anche se l’incidenza del tempo di lavorazione degli impianti produttivi resta ancora il fattore più importante del ciclo produttivo.
Nelle organizzazioni di servizi intellettuali, invece, il fattore umano è – e sempre lo sarà – prevalente nel contribuire ai tempi, ai costi ed alla qualità del servizio. In tali contesti, dunque, una riduzione del tempo di alcune attività critiche svolte da esseri umani può ridurre sensibilmente il tempo di svolgimento del processo e, quindi, anche i costi del medesimo. Inoltre una redistribuzione dei carichi di lavoro dei processi a risorse con costi orari differenti consente talvolta un deciso risparmio dei costi complessivi di processo senza influenzare la qualità complessiva del risultato prodotto. Leggi tutto
Novembre, tempo di budget
Un tempo nel mese di novembre le medio-grandi aziende preparavano il budget per l’anno successivo. Tale pratica era ed è tuttora consigliabile anche per le piccole imprese, anche se i tempi sono cambiati.
In questo lunghissimo periodo di crisi molti reputano il budget un esercizio sterile visto il momento di forti cambiamenti che stiamo vivendo; che senso ha, infatti, stimare i ricavi di vendita con le tecniche consolidate della letteratura che si basano su previsioni che negli ultimi anni sono state spesso disattese?
Tali affermazioni, in gran parte condivisibili, rischiano però di far perdere alle imprese l’abitudine di pianificare gli obiettivi di ricavo e di costo.
Nov, 2014
Perché non c’è ripresa?
O forse sarebbe meglio dire perché non c’è una crescita costante e duratura, almeno in Italia?
Approfittando di quanto sentito al Meeting ACEF 2014 (“Insieme per la ripresa”) ed esaminando i dati dello scenario macroeconomico mondiale ed europeo basato su dati oggettivi, ritengo opportuno fare alcune considerazioni che potrebbero aiutarci a capire perché la tanto attesa ripresa per ora non c’è, anzi.
Come gestire l’impresa nel 2014?
Per sapere come gestire la propria impresa nel 2014 occorre conoscerne i punti di forza e di debolezza per condurla verso obiettivi di miglioramento.
Le analisi più autorevoli e, soprattutto, indipendenti da compagini politiche e centri di potere, convergono nel ritenere che i “timidi segnali di ripresa” che effettivamente vengono riscontrati negli ultimi mesi 2013 ed apparentemente confermati ad inizio 2014 non saranno sufficienti a recuperare il terreno perso da gran parte delle PMI italiane nell’anno corrente. Gli indicatori medi che rilevano una piccola crescita, o almeno una non-decrescita, di alcuni comparti aziendali italiani, sono prevalentemente alimentati dall’export. Infatti in Europa ed in molti paesi del Mondo la produzione industriale è comunque in crescita, dunque la crisi economica è mondiale, ma l’Italia sta decisamente peggio fra i Paesi più sviluppati. Le previsioni per il 2014 indicano una crescita del PIL nell’eurozona dell’1,3%, negli USA del 3,1%, mentre in Italia si discute su uno zero virgolla. Leggi tutto
Aggiornamento del Codice dell’Amministrazione Digitale
Il 18 dicembre 2012 è stata emanata la legge n. 221/2012 di conversione del D.L. 179/2012 (noto anche come Decreto crescita 2.0 ). Molte sono le modifiche apportate al testo del Decreto, tra le quali diverse che aggiornano, ancora una volta, il Codice dell’Amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005).
Alcune rilevanti modifiche sono state introdotte negli articoli 21 e 23 ter del CAD.
Al comma 2 dell’art. 21 è stato specificato che l’utilizzo del dispositivo che si presume riconducibile al titolare è precisamente il dispositivo di firma elettronica qualificata o digitale; mentre al comma 2 bis dello stesso articolo è stato aggiunto il periodo con il quale si stabilisce che “gli atti di cui all’articolo 1350, numero 13), del codice civile soddisfano comunque il requisito della forma scritta se sottoscritti con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale”.
Consulta il testo aggiornato del Nuovo CAD.
Come uscire dal tunnel e salvare l’azienda?
Oggi molti imprenditori non sanno cosa fare per salvare la propria azienda che sta progressivamente perdendo fatturato, ma cosa hanno fatto finora?
Negli ultimi anni, da quando la crisi economica e finanziaria ha investito il nostro Paese più di altri, molte imprese hanno affrontato il problema proprio come lo ha affrontato il Governo Monti: rigore e tagli alle spese! Sembra che Governo e Imprese da una parte si scontrino perché queste ultime vorrebbero maggiori iniziative per lo sviluppo ed il Governo sta dando solo qualche “contentino”, mentre dall’altra parte si stanno comportando alla stessa maniera. Leggi tutto