La nuova edizione della norma ISO 22301:2019 per la certificazione della business continuity

Soprattutto in questo periodo è estremamente attuale essere in grado di pianificare la continuità operativa delle imprese, almeno per quanto possibile.

Anche le aziende più preparate a gestire la business continuity, forse, non hanno previsto una pandemia come quella del Covid-19, o forse si erano prefigurati scenari diversi, nei quali le persone non sono in grado di andare al lavoro a causa di epidemie di influenza o altre cause. In questa fase che stiamo attraversando l’assenza di personale non è dovuta – nella maggior parte dei casi – allo stato di malattia delle persone, ma alla necessità di “isolamento sociale” delle risorse umane di un’intera azienda. Per certi aspetti, dunque, il panorama è meno catastrofico, in quanto le persone sono quasi tutte operative ed in grado di lavorare, ma non possono accedere ai locali aziendali per un periodo di tempo che potrebbe essere considerevole.

Come potrebbe (o poteva) l’azienda lungimirante e preparata, affrontare situazioni di emergenza come questa che stiamo attraversando? O meglio, come potrà pensare di affrontarle in futuro se si verificheranno?

Leggi tutto

Lo smartworking sicuro al tempo del Coronavirus

In questo periodo molte organizzazioni, sia pubbliche che private, hanno scoperto – per necessità – il lavoro a distanza, formalmente definito “lavoro flessibile”, telelavoro o smartworking.

Fermo restando che il vero smartworking non consiste nel farsi mandare un documento a casa via e-mail da un collega (o da sé stesso), lavorarci su fra le mura domestiche e poi rimandarselo in ufficio, cerchiamo di capire quali sono le modalità efficaci, efficienti e “sicure” per lavorare con continuità da casa o comunque da un sito che non è l’ufficio o la sede aziendale in genere.

Leggi tutto

RPO e RTO: come progettare il disaster recovery

In questo articolo parleremo ancora di business continuity, ovvero di business continuity plan ed in particolare della progettazione delle procedure di disaster recovery.

Molte organizzazioni che non predispongono un vero e proprio piano di continuità operativa (o business continuity plan, BCP), comunque hanno una procedura di disaster recovery, più o meno evoluta. Purtroppo, però, questa attività viene delegata quasi interamente ai responsabili ICT senza coinvolgere il management, i responsabili dei processi primari di business ed in particolare di quelli più critici. Leggi tutto

La sicurezza delle informazioni in caso di calamità naturali e non naturali

terremotoIn caso di catastrofi e calamità naturali quali terremoti, alluvioni, inondazioni, incendi, eruzioni vulcaniche, uragani oppure atti terroristici, uno dei danni collaterali dopo la perdita di vite umane e i danni materiali ad edifici ed infrastrutture, occorre considerare il blocco dei sistemi informativi che può rallentare notevolmente la ripresa delle normali attività. Leggi tutto

Cosa hanno in comune privacy, cloud computing e business continuity?

Montagna01In precedenti articoli (Il cloud computing e la PMI, i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni, ISO 22301 e la business continuity, le novità sulla privacy) abbiamo affrontato tutti questi argomenti che, indubbiamente, hanno un unico filo conduttore.

Oggi molte aziende, fra cui anche numerose PMI, hanno dati “nel cloud”, ovvero memorizzati in risorse fisiche non collocate all’interno dell’azienda, bensì su internet, magari senza rendersene conto. Infatti, oltre a veri e propri servizi cloud erogati da fornitori specializzati, molte PMI utilizzano servizi di archiviazione gratuiti quali SkyDrive, Dropbox o Google Drive in maniera non strutturata, in quanto sono propri reparti o uffici o addirittura singoli collaboratori che, per praticità, hanno pensato di sfruttare suddetti tool di archiviazione remota.

In altri casi alcune organizzazioni utilizzano software via web che memorizzano i dati su server remoti, magari presso il fornitore del software (spesso si tratta di Saas, Software as a Service). Leggi tutto

La norma ISO 22301 per la certificazione della business continuity

business continuity management systemsLo standard ISO 22301 (Societal security — Business continuity management systems — Requirements) specifica i requisiti per progettare, implementare e gestire efficacemente un Sistema di gestione della continuità operativa.

Il sistema di gestione della continuità operativa (business continuity management system o BCMS) enfatizza l’importanza di:

  • comprendere le esigenze dell’organizzazione e le necessità per stabilire la politica e gli obiettivi di un sistema di gestione per la continuità del business;
  • implementare e rendere operativi controlli e misure per gestire la capacità di un’intera organizzazione nella gestione delle interruzioni dell’operatività dovute a cause accidentali;
  • monitorare e riesaminare le prestazioni e l’efficacia del sistema di gestione della continuità operativa
  • del miglioramento continuo del BCMS basato su obiettivi misurabili.

Leggi tutto