Il ruolo del consulente

Il consulente aziendale, professionista di estrazione tecnica od economica, può avere diversi ruoli:

  1. Può fornire servizi professionali finalizzati all’espletamento di adempimenti cogenti (sicurezza sul lavoro, privacy, tenuta della contabilità, certificazione di prodotto, ma anche di qualità ISO 9001 laddove è necessaria per accedere ad appalti pubblici) o facoltativi (certificazione sistema di gestione qualità, ambiente, sicurezza delle informazioni,…).
  2. Può fornire servizi di temporary management oppure outsourcing di servizi che l’impresa non intende assumersi internamente per insufficienti competenze del personale interno, mancanza di tempo da dedicare all’attività e per non sostenere i costi interni necessari per creare e mantenere una risorsa adegatamente qualificata. I servizi in outsourcing possono riguardare la funzione di responsabile qualità o sicurezza (RSPP), il controllo di gestione o altro. Il servizio si caratterizza per un impegno del consulente limitato nel tempo, part-time (un certo numero di giorni a settimana o al mese) o di durata determinata (per un anno, due anni,…). Comprende l’assunzione di responsabilità ed il coordinamento di risorse come se si trattasse di manager interni all’azienda.
  3. Può, infine, fornire servizi professionali che creano valore per i propri clienti: riorganizzazione aziendale, controllo di gestione, innovazione tecnologica, business process reengineering, ecc..

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L’audit efficace ed efficiente

Osservando l’attività di molti auditor – siano essi consulenti aziendali oppure collaboratori di organismi di certificazione, organismi di ispezione o enti di accreditamento – verrebbe da chiedersi perché tanto tempo dedicato ad appuntarsi le evidenze raccolte (documenti visionati con relative date e/o revisioni, persone coinvolte, lavorazioni ed attività visionate, ecc.) e per stilare il rapporto conclusivo. Leggi tutto

Firma digitale: finalmente al via una nuova e più sicura versione

Le nuove regole sulla firma digitale sono entrate in vigore questa settimana. Le novità di legge obbligheranno gli utenti ad aggiornare il software del proprio sistema di firma per garantire un più elevato grado di affidabilità e sicurezza. La deliberazione n.45/2009 del CNIPA e le successive modifiche della determinazione commissariale n.69/2010 hanno infatti definito i nuovi standards tecnici di sicurezza per la firma digitale. Leggi tutto

Lavorare utilizzando software gratis (o quasi) si può!

In questo periodo Windows 7 (”Seven”) si sta imponendo sul mercato dell’informatica da ufficio (150 milioni di copie vendute nel mondo), con un costo non proprio contenuto, soprattutto se si pensa di aggiornare numerosi PC in ambienti eterogenei –  tipici della PMI – e non si hanno a disposizione gli strumenti sofisticati delle grandi aziende. Infatti oltre al costo della licenza bisogna considerare il tempo impiegato per l’upgrade  ela formazione del personale, che probabilmente –mia sia consentito il gioco di parole – non ha nemmeno visto Vista!.

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