Come ridurre i costi di acquisto sul prodotto

Esempio 1: caso di azienda distributrice di articoli sanitari.

La ricerca di un prodotto alternativo si è concentrata su un componente di largo utilizzo in quanto viene installato in ogni lavabo delle cucine prodotte nel settore dell’arredamento (trattasi di piletta per lavabi).

La quantità acquistata del componente in un anno era di circa 2500 pezzi con un prezzo unitario praticato dal fornitore abituale (Italiano) di € 6,00.

Il componente reperito sul mercato estero (Cina) ha un prezzo unitario di € 1,90 con un risparmio annuale di circa € 10.250 a cui vanno ovviamente detratti i costi una tantum per eseguire test funzionali accurati per garantire la piena conformità del nuovo prodotto. Tali prove hanno già dato esito positivo per i lavabi in materiale specifico e sono in corso per i lavabi in vetro e ceramica; in caso di esito positivo il quantitativo potrà triplicare.

Poi la ricerca ha interessato il lavabo stesso il cui prezzo di acquisto era di € 65 cadauno. Il fornitore alternativo reperito sul mercato estero (Cina) ha consentito di abbattere questo costo a € 30 al pezzo, con un conseguente risparmio annuo complessivo di € 87.000.

È in corso un’analisi di altri prodotti acquistati da quest’azienda del settore arredo bagni, con prospettive di risparmio interessanti.

Esempio 2: caso di azienda del settore del legno

L’obiettivo dell’ottimizzazione era quello di un prodotto di largo impiego, il legno multistrato, acquistato in lastre da fornitori europei (Italia, Ungheria).

Il legno alternativo reperito sul mercato è risultato di qualità superiore e di costo inferiore di ben € 30 al mq. Considerando un container di 40 piedi contenente 440 lastre il risparmio ottenuto è stato di circa € 74.800 a cui naturalmente vanno detratti i costi occorsi per il cambio del fornitore (prove sul prodotto, nuovo contratto, gestione, ecc.).

Esempio 3: nuovo prodotto per sistema di illuminazione

Trattasi di componenti in plexi che fanno parte di un sistema d’illuminazione che l’azienda ha progettato e deve commercializzarlo; il costo unitario complessivo dei modelli (costo modello1 + costo modello2) non deve superare i € 4,00 il quantitativo previsto è di 25.000 pezzi l’anno.

Per il modello 1 il prezzo del fornitore italiano reperito dal nostro servizio era di € 3,50 (il prezzo del fornitore precedente italiano era di € 5,50), mentre il prodotto alternativo reperito nel mercato cinese è di € 2,00.

Per quanto riguarda il modello 2 il costo unitario del fornitore italiano – sempre reperito dal nostro servizio era di € 2,90 (€ 4,90 era invece il prezzo del fornitore iniziale italiano), mentre il prodotto reperito nel mercato cinese è di € 1,25.

In questo caso il risparmio è potenziale in quanto il sistema di illuminazione progettato deve ancora essere venduto e le quantità sono solo stimate, ma a fronte del risparmio sul costo del prodotto è possibile pensare di ridurre il prezzo di vendita per rendere il prodotto finale più competitivo.

Il nostro cliente per la fase di pre-serie utilizzerà il fornitore italiano che abbiamo trovato, successivamente quello cinese.

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