La sicurezza di un sito web è fondamentale per proteggere i dati e le informazioni degli utenti e dei gestori.
Sappiamo (dalla ISO 27001 e dal GDPR in primis) che la sicurezza va declinata nelle sue proprietà: Riservatezza, Integrità e Disponibilità. Dunque, non solo è importante garantire la riservatezza dei dati, ma anche la loro integrità (esattezza, correttezza) e la loro disponibilità in tempi idonei laddove attraverso il sito web si fornisce un servizio a clienti effettivi e potenziali. Inoltre, l’indisponibilità del sito web a causa di un attacco hacker (attacco DDOS, defacement del sito web) comporta un grave rischio reputazionale per il suo proprietario.
L’impresa deve dunque assicurarsi che il gestore del sito lo mantenga adeguatamente protetto, perché la sicurezza di un sito web è fondamentale per proteggere i dati personali e le informazioni degli utenti e dell’impresa proprietaria del sito. Tuttavia, esistono diverse vulnerabilità che possono compromettere la sicurezza di un sito web e renderlo esposto agli attacchi informatici. Alcune di queste vulnerabilità sono:
- L’iniezione di codice, che consiste nell’inserire dei comandi o delle query malevoli nel sito web, sfruttando le sue interfacce di input. Questo può portare a modificare, cancellare o rubare i dati del sito web o ad eseguire azioni indesiderate.
- Il cross-site scripting (XSS), che consiste nell’inserire dei codici JavaScript nel sito web, sfruttando le sue pagine web dinamiche. Questo può portare a manipolare il contenuto del sito web o a rubare le informazioni degli utenti, come i cookie o le credenziali di accesso.
- Il cross-site request forgery (CSRF), che consiste nell’indurre gli utenti a eseguire delle richieste non autorizzate al sito web, sfruttando la loro sessione attiva. Questo può portare a modificare le impostazioni del sito web o a effettuare delle operazioni dannose, come il trasferimento di denaro o l’invio di e-mail spam.
- Il furto di identità, che consiste nell’ottenere le informazioni personali degli utenti, come il nome, l’e-mail, il numero di telefono o i dati bancari. Questo può portare a utilizzare queste informazioni per scopi fraudolenti, come l’accesso ai loro account online o l’effettuazione di acquisti non autorizzati.
Per prevenire queste vulnerabilità e rendere il sito web più sicuro, esistono diverse misure di sicurezza che possono essere adottate. Alcune di queste misure sono le seguenti:
- Utilizzare un protocollo HTTPS per criptare le comunicazioni tra il sito web e i visitatori. Questo impedisce che i dati possano essere intercettati o modificati da terze parti malintenzionate. Inoltre, i siti “non https” vengono considerati come pericolosi dai browser e dagli antivirus e indicizzati con priorità bassa da Google, per cui risultano meno accessibili.
- Mantenere aggiornato il software del sito web, compresi i temi, i plugin e il sistema di gestione dei contenuti (CMS quali WordPress, Joomla od altri). Questo riduce il rischio di vulnerabilità e bug che potrebbero essere sfruttati dagli hacker.
- Impostare delle regole di accesso al sito web, come l’utilizzo di password forti, l’autenticazione a due fattori e il blocco degli indirizzi IP sospetti. Questo limita le possibilità di accesso non autorizzato al sito web e ai suoi dati.
- Effettuare dei backup regolari del sito web e dei suoi dati, in modo da poter ripristinare il tutto in caso di danni o perdite. Questo garantisce la continuità del servizio e la salvaguardia delle informazioni.
- Monitorare il traffico e le attività sul sito web, per individuare eventuali anomalie o tentativi di intrusione. Questo permette di intervenire tempestivamente in caso di problemi e di prevenire ulteriori danni.
Queste sono solo alcune delle misure di sicurezza che possono essere adottate per rendere un sito web più sicuro. Ogni sito web ha delle esigenze specifiche e richiede una valutazione personalizzata delle minacce che incombono su di esso, delle sue vulnerabilità e delle sue soluzioni. Per questo, è consigliabile affidarsi a dei professionisti del settore, che possano offrire una consulenza qualificata e un supporto tecnico adeguato.
Talvolta, infatti, le web agency sono molto preparate sulle tecniche di digital marketing e di pubblicità on-line, ma lo sono meno gli sviluppatori del sito web dal punto di vista della sicurezza.
In questo ambito, poi, si inserisce il rispetto del GDPR. Il General Data Protection Regulation (GDPR) è la normativa europea che stabilisce le regole sulla protezione dei dati personali dei cittadini dell’Unione Europea. Il GDPR (Regolamento UE 2016/679) ha un impatto diretto sulla gestione dei dati personali dei visitatori del sito web. Infatti, se il sito web che raccoglie dati personali dei visitatori, è importante che rispetti il GDPR. Ecco alcune delle caratteristiche che il sito web dovrebbe avere per essere conforme al GDPR:
- Politica sulla privacy: Il sito web deve avere una privacy policy facilmente accessibile e comprensibile per i visitatori. La politica sulla privacy dovrebbe spiegare come i dati personali verranno raccolti, elaborati e utilizzati. Inoltre, dovrebbe essere indicato chi è il titolare del trattamento dei dati personali e come i visitatori possono esercitare i loro diritti di protezione dei dati.
- Cookie banner e Cookie policy: in conformità alle disposizioni relative ai cookie e tecnologie similari il sito deve presentare, all’apertura, un c.d. banner che permette di accettare o rifiutare, oppure personalizzare, la gestione dei cookie non necessari (cookie tecnici), richiamando la cookie policy (spesso inclusa nella privacy policy generale). Tale funzionalità può essere efficacemente attuata tramite appositi plugin dei CMS, progettati allo scopo.
- Consenso informato: I visitatori del sito web devono essere informati in modo chiaro e trasparente sui dati personali che verranno raccolti e su come verranno utilizzati. Inoltre, i visitatori devono essere invitati ad accettare o rifiutare l’utilizzo dei loro dati personali in modo esplicito e inequivocabile. Questo processo di consenso – necessario se i dati raccolti verranno utilizzati per finalità di marketing – dovrebbe essere documentato in modo che si possa dimostrare di aver ottenuto il consenso informato dei visitatori. Anche i moduli di contatto, form nei quali l’utente compila alcuni dati personali e formula una richiesta, dovranno comprendere un riferimento all’informativa privacy con un flag di spunta che attesta, almeno formalmente, che l’utente ha letto e compreso tale informativa.
- Protezione dei dati: Il sito web deve garantire la sicurezza e la protezione dei dati personali dei visitatori. Ciò significa che deve utilizzare misure di sicurezza tecniche e organizzative per proteggere i dati personali da accessi non autorizzati, perdite o danni. Inoltre, si dovrebbe implementare un piano di gestione dei dati personali che preveda la cancellazione dei dati personali una volta che non sono più necessari.
- Diritti degli interessati: I visitatori del sito web hanno diritti specifici in relazione ai loro dati personali. Questi diritti includono il diritto di accesso, il diritto di rettifica, il diritto all’oblio, il diritto di limitazione del trattamento, il diritto alla portabilità dei dati e il diritto di opposizione. Il sito web dovrebbe fornire ai visitatori un modo semplice ed efficace per esercitare questi diritti.
- Responsabile del trattamento dei dati: Il proprietario del sito web dovrebbe nominare un responsabile del trattamento dei dati personali nella figura del fornitore della gestione del sito (normalmente la web agency). Questo soggetto dovrebbe essere responsabile di garantire che il tuo sito web rispetti le regole del GDPR e dovrebbe essere in grado di rispondere alle istanze dei visitatori sulla gestione dei dati personali. Si ricorda che anche siti dinamici semplici, realizzati con CMS quali WordPress, memorizzano in un database del sito i dati di coloro che si iscrivono alla newsletter o compilano form di richiesta contatto. Dunque, chi gestisce il sito ha accesso ai dati personali memorizzati nel database del sito.
- Trasferimento dati extra–UE: i dati personali memorizzati nel sito potrebbero essere ospitati in un servizio cloud collocato al di fuori dello Spazio Economico Europeo e dunque soggetto a decisioni di adeguatezza della UE oppure ad altri meccanismi atti a garantire la conformità dei trattamenti di dati svolti fuori UE. Anche se la recente decisione della Commissione Europea (Data Protection Framework USA-UE) dovrebbe regolarizzare l’esportazione di dati personali negli Stati Uniti, occorre comunque tenere in considerazione questo aspetto, anche in considerazione dell’utilizzo di plugin specifici.
In sintesi, per essere conforme al GDPR, il sito web deve rispettare le regole sulla protezione dei dati personali dei visitatori. Ciò significa che occorre garantire la trasparenza nella raccolta e nel trattamento dei dati personali, la sicurezza dei dati e il rispetto dei diritti degli interessati. Se il sito web rispetta queste regole, i visitatori avranno maggiore fiducia nella gestione dei loro dati personali e il proprietario del sito potrà evitare pesanti sanzioni.
Normalmente i soggetti che entrano in gioco nella progettazione, sviluppo e gestione del sito web sono i seguenti:
- Impresa committente che vuole realizzare un nuovo sito web, proprietaria del dominio internet;
- Web Agency che gestisce le attività di digital marketing;
- Sviluppatori software del sito
- Cloud Service Provider che ospita il sito (hosting)
La prima risulta titolare del trattamento, gli altri nella maggior parte delle situazioni sono Responsabili del Trattamento e devono avere un apposito atto ai sensi dell’art. 28 del Reg. UE 679/2016 che li vincola al titolare del trattamento. Questo aspetto deve essere visto da entrambe i punti di vista: del committente e del fornitore. Da un lato il committente dovrà predisporre un contratto coerente con i requisiti del Regolamento UE 679/2016 e che fornisca sufficienti garanzie al proprietario del sito che ne risponde nei confronti della legge, dall’altro il fornitore potrà proporre il proprio contratto a tutti i propri clienti per semplificare la gestione e regolarizzare il rapporto definendo compiti e responsabilità di ciascuno. Per quest’attività spesso è opportuno rivolgersi ad un consulente legale affiancato da un esperto delle tecnologie utilizzate.
Chiaramente se attraverso il sito web si vendono prodotti (e-commerce) le cose si complicano e le responsabilità aumentano, per non parlare dei siti di e-commerce per la vendita di farmaci, parafarmici, cosmetici ed altri prodotti che possono far presumere uno stato di salute dell’acquirente.
L’azienda titolare del dominio è direttamente responsabile di eventuali violazioni del sito (data breach) che possono comportare conseguenze negative ai diritti e alle libertà delle persone che hanno i propri dati memorizzati nel sito, ma spesso da un lato è spinta dalla web agency che vorrebbe attuare azioni di marketing non rispettose della normativa privacy, dall’altro non riesce a controllare l’efficacia delle misure di sicurezza del sito web.
Spesso capita che l’impresa committente non si preoccupi della corretta gestione dei consensi raccolti per l’invio delle newsletter, delle c.d. “fidelity card” o di altri concorsi a premi gestiti attraversò il sito web ed eventuali app per mobile collegate ad esso e nemmeno dei corretti tempi di conservazione dei dati degli utenti nelle diverse situazioni.
Dal punto di vista del fornitore del sito è invece opportuno puntualizzare che cosa ne farà l’azienda del sito web e chi sarà responsabile della predisposizione delle informative privacy.
In conclusione, i rischi per l’impresa che commissiona la realizzazione e gestione di un sito web sono molteplici, ma anche il ruolo del fornitore deve essere correttamente inquadrato, infatti diverso è il caso di chi progetta, realizza e mantiene il sito – azioni di marketing digitale annesse – e quello del fornitore che realizza il sito, lo avvia presso un cloud provider qualsiasi e poi lo consegna all’impresa che dovrà mantenere tutto secondo normativa privacy.